martedì 4 marzo 2014

pagherei per fare la porta-pizze...

devo dire che i miei gusti un po' in tutto sono ecco, come dire... poco all'avanguardia.
mi piace guardare indietro nella musica, nel cinema e in altre cose.
penso che prima rispetto ad ora ci siano state più cose da dire, da esprimere e modi migliori per farlo.
Lo ammetto, il passato mi dà sicurezza. Ecco basta questa frase a far scervellare qualsiasi psicoterapeuta che si rispetti, ma che ci posso fare... mi tranquillizza.

 uno dei miei film preferiti, ad esempio è Pane, Amore e Fantasia del maestro De Sica. Adoro Via col Vento e avrò guardato almeno venti volte Psycho.



Non amo un particolare genere cinematografico. Non disdegno nulla. Non disdegno nemmeno le esercitazioni di aspiranti registi, a patto che ci sia qualcosa di solido alla base, una storia che esista e non costruita col fumo. Non ho registi preferiti, anche se devo ammettere che Dario Argento mi sconvolge per l'enorme bravura e lo vedo come una costola (piccola, eh!) tirata fuori dal maestro Hitchcock.
Se mi chiedessero quale lavoro vorrei fare dopo l'università risponderei: "non lo so, ma fatemi lavorare nel cinema... farei anche la porta-pizze".
Ogni aspetto del cinema mi affascina. Scrivere soggetti, sceneggiature, fare le riprese, recitare, dirigere, montare... TUTTO!!!
Non ho ua sconfinata cultura cinematografica, lo ammetto, ma è uno dei pochi ambiti in cui mi piace scoprire, esplorare (io di natura sono MOOOOOLTO OZIOSA!!). E poi vuoi mettere stare lì tranquilla a vedere un bel film magari con la pioggia che sbatte ai vetri, il tuo gatto che fuseggia.... Ok sono andata troppo nel poetico, ma se c'è una cosa che adoro fare è riguardare i film anche 10-20 volte. La gente crede che io sia un pò fuori di testa (mia madre in primis), ma non si sa quanti dettagli vengono fuori quando rivedi lo stesso film a distanza di tempo. UNA MIRIADE!
 
Io devo dire che non mi trovo nè in accordo nè in disaccordo sull'Oscar conferito a La Grande Bellezza: non mi ha entusiasmato da farmi strappare i capelli, ma di certo non mi ha lasciato indifferente. Vedo una buona, anzi una ottima tematica di fondo, ma credo che Sorrentino sia stato grandemente coadiuvato oltre che da un pool di attori di ottima maestria, anche dalle location più che suggestive della mia Roma. Le inquadrature maestose e il sapiente uso della fotografia aiuterebbero chiunque. Secondo me, l'Oscar se lo merita più la città che il film in sè per sè.
Detto ciò torno a fare ciò che faceva Amelie Poulain (dal minuto 1:00):

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